Pio VII rientrò da Savona nel 1814, dove era stato deportato per volere di Napoleone dopo aver assistito a Parigi all’incoronazione del nuovo Carlomagno in Notre Dame, e pur costretto ad un nuovo allontanamento a causa della minaccia di avanzata di Gioacchino Murat, re di Napoli, riprese nel giugno 1815 l’opera di restaurazione.
Essa potè dirsi illuminata specie per quanto riguardava la conservazione delle innovazioni giuridiche napoleoniche, la secolarizzazione dei beni ecclesiastici, la continuazione delle opere pubbliche avviate.