Museo Nazionale d’Arte Orientale: un viaggio attraverso l’Asia nel cuore di Roma

Nel cuore di Roma, in una posizione leggermente defilata rispetto ai principali percorsi turistici, si trovava una gemma di cultura e storia che spesso sfugge all’occhio del visitatore distratto: il Museo Nazionale d’Arte Orientale. Questa istituzione, sebbene meno famosa rispetto ad altre mete museali romane, era una delle più ricche e importanti in Italia per quanto riguarda l’arte e la cultura dell’Asia.

La genesi del museo

Il Museo Nazionale d’Arte Orientale venne fondato nel 1957, con l’obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare le opere d’arte e gli oggetti provenienti dal vasto continente asiatico. La sua sede storica, Palazzo Brancaccio, è un edificio storico di notevole valore architettonico, situato nel rione Esquilino.

Le collezioni

Il museo offre una panoramica davvero ampia e dettagliata delle culture asiatiche, attraverso migliaia di pezzi provenienti da nazioni e civiltà diverse.

La sezione dedicata all’India, per esempio, presenta preziosi reperti dell’arte indiana antica, con splendide statue in pietra e bronzo. Le sale dedicate alla Cina vantano una vasta gamma di oggetti: dalla ceramica alle sculture in giada, dai rotoli dipinti ai manoscritti antichi.

Il Giappone è rappresentato non solo dalle tradizionali stampe ukiyo-e, ma anche da armature, spade e oggetti della vita quotidiana. Non mancano poi spazi dedicati alla Corea, all’Himalaya, all’Indocina e a molte altre aree dell’Asia.

Una finestra sull’Oriente

Visitarlo significa fare un viaggio immersivo attraverso secoli di storia e tradizioni di popoli lontani. Le opere esposte raccontano storie di imperatori, guerrieri, monaci e artisti; narrano di religioni, filosofie e tradizioni che hanno plasmato intere civiltà.

Il museo oggi

Nel corso degli anni, il Museo Nazionale d’Arte Orientale ha ampliato le proprie collezioni e ha intensificato le proprie attività culturali. Oltre alla semplice esposizione dei pezzi, organizza regolarmente mostre temporanee, eventi, conferenze e workshop, diventando un punto di riferimento per gli studiosi e gli appassionati di arte orientale.

Dal settembre 2016 il Museo, assieme ad altri quattro istituti, è confluito nel nuovo Museo delle civiltà: le collezioni sono state trasferite nella nuova sede dell’EUR da quella storica di Palazzo Brancaccio nel rione Esquilino.

Conclusione

Il Museo Nazionale d’Arte Orientale era una di quelle mete imperdibili per chi desidera ampliare i propri orizzonti culturali e scoprire tesori nascosti nel cuore di Roma. È un luogo dove l’Oriente e l’Occidente si incontrano, dialogano e si arricchiscono a vicenda.

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