Un incendio il 15 luglio 1823 distrusse in sole cinque ore i tesori di quindici secoli. Si sviluppò per colpa di uno stagnaio che, dopo aver riparato le grondaie del tetto della navata maggiore, dimenticò di spegnere il fuoco di cui si era servito.
Le fiamme si propagarono e un buttero, tale Giuseppe Perna, che passava con il suo bestiame, dette l’allarme. Dall’incendio si salvò il chiostro.