Il più grande edificio di Trastevere è l’Ospizio di San Michele. Fu un’iniziativa degli Odescalchi: di Tommaso, un prelato della curia, che nel 1679 fondò l’istituto romano di San Michele; di Benedetto il quale, divenuto papa col nome di Innocenzo XI, nel 1693 fece propria l’opera del congiunto e diede inizio ai lavori. Fu voluta per dare ospitalità e lavoro a quei ragazzi malcapitati che senza tetto, né ricovero, né arte per occupazione crescevano in mezzo alla strada a mille sconce ribalderie.
Ai fanciulli si aggiunse nel 1708 l’ospizio dei vecchi, nel 1735 quello delle ragazze traviate (in realtà un riformatorio), nel 1790-94 il ricovero per nubili povere, o zitelle. L’ospizio di San Michele cercò di razionalizzare l’assistenza pubblica e di concentrare in un solo luogo tutte le iniziative di carità.