Si svolgeva il 25 aprile, giorno di San Marco evangelista, come festa goliardica inserita nel vivo di una processione che i canonici di San Lorenzo in Damaso effettuavano attraversando il rione di Parione.
Studenti e docenti dell’Archiginnasio della Sapienza si portavano in corteo davanti alla statua di Pasquino che veniva addobbata con una maschera mitologica, raffigurante un personaggio del mondo antico, ogni anno su un tema diverso e che dava lo spunto alla scrittura e recita di epigrammi.
Gli epigrammi erano scritti da studenti e professori come esaltazione del regime e quindi la festa era ben vista dallo stesso papa, che autorizzava anche la nomina di un “protettore” nella persona di un cardinale e di un “segretario” che aveva la funzione di esaminare gli epigrammi per poi pubblicarli. La festa si svolse dal 1508 al 1539.