ZTL a San Lorenzo: la truffa viene a galla

San Lorenzo è un quartiere di Roma che fa parte del III Municipio. E’ tagliato in due dalla via Tiburtina, è onorato dalla presenza dell’Università degli Studi “La Sapienza”, del disastrato Policlinico Umberto I e dello storico e affollato Cimitero Monumentale del Verano.
Il nome completo del quartiere è San Lorenzo fuori le Mura. Fuori le Mura romane, e infatti le Mura Labicane sono uno dei suoi confini. Non è centro storico, ma è a due passi da esso.

Grazie al precedente sindaco San Lorenzo ha cominciato a divenire un quartiere invivibile. Sono state liberalizzate le licenze per aprire pub e pizzerie ed ecco che nel quartiere, accanto a trattorie e pizzerie storiche che restano ben salde, se ne aprono altre e pub nascono come funghi, anche tre uno di seguito all’altro. Hanno vita breve, dove si apriva un pub ora trovi una pizzeria o un altro pub con un nome diverso.
La sera, fino a tarda notte, è un brindare e vociare continuo, la musica ad alto volume, le macchine che riempiono i pochi parcheggi rimasti, lasciate ovunque in seconda fila. Chi rincasa tardi è costretto a lasciare la sua auto nella zona dell’Università e magari farsi 20 minuti a piedi, di notte, per tornare a casa.

Col nuovo sindaco le cose sono peggiorate. San Lorenzo è diventato ora ZTL, Zona a Traffico Limitato. Dalle 21,00 alle 3,00, per due giorni a settimana, ci sono pattuglie della Municipale che lasciano entrare solo i residenti. Peccato che quelli di fuori entrino prima, rendendo così quasi inutile la presenza dei vigili urbani e l’istituzione stessa della ZTL.
Da qualche mese sono stati montati i varchi elettronici, con tanto di telecamere. Una scritta lancia un messaggio, sempre lo stesso: TEST PROVA VARCHI.

Dalla scorsa settimana l’istituzione della ZTL a San Lorenzo ha buttato giù la maschera, si è rivelata in tutta la sua vera natura: una truffa ai danni dei residenti di San Lorenzo, un’estorsione di denaro che non trova alcuna giustificazione se non quella di rimpinguare le tasse della pubblica amministrazione.

Nelle case dei sanlorenzini sono cominciate ad arrivare lettere minatorie- sì, ho scritto proprio minatorie e non intendo utilizzare altro termine per definirle- in cui si avvertivano che avrebbero dovuto pagare una tassa quinquennale di euro 69,62 per la prima autovettura. Il costo per tenerne una seconda ammonta a 314,62 euro ed è di 564,62 quello per la terza. Questo significa che se un uomo ha un’autovettura deve pagare 69,62 euro, sua moglie, per la propria autovettura, deve pagare 314,62 euro ed il figlio, che ne possiede una anche lui, pagherà 564,62 euro!!!

Insomma, per tenere la macchina nel tuo quartiere, incontrollata, alla mercè di ubriachi e vandali, sotto il bersaglio delle intemperie, devi sborsare denaro.
E il bello, lo strano, l’inconcepibile anche è che a battere cassa non è il nostro sindaco affetto da paresi ridens, non il Comune magna-magna, bensì l’A.T.A.C., ossia l’Agenzia del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma.

Quindi, ricapitolando, per tenere la propria autovettura nel proprio quartiere si deve pagare una tassa all’A.T.A.C. … così, seguendo la stessa logica di pensiero, io potrei pagare una tassa all’E.N.E.L. affinché mi porti via la spazzatura dai secchioni.
Farà sorridere ma, a pensarci bene, nel secondo caso si avrebbe realmente un servizio pubblico, nel quale la tassa troverebbe una giustificazione ed una ragion d’essere. Ma nel primo caso, quello reale, vero, che genere di servizio pubblico si ha dopo aver pagato 69 euro all’A.T.A.C.???

Arriverà il nostro sindaco a farci pagare i metri quadrati che calpestiamo sulle strade malandate di Roma? Se si impegna certamente sì!

Inutile riportare che lamentele, polemiche e rabbia sono esplose in tutto il quartiere. Ecco che cosa ha saputo costruire quel ladro che mal governa Roma da anni, il sindaco delle festicciole e dei concerti, dei viaggetti inutili, delle notti bianche, che quelli che l’hanno votato la prima volta hanno avuto il coraggio e la stupidità di rivotare!

Ecco il grande progetto della ZTL, l’ennesimo gioco di potere, l’ennesimo espediente per derubare il cittadino, che già deve sopportare tasse su tasse per sopravvivere in un Paese che non funziona da decenni, dove tutti sono bravi a parole, dove tutti sanno ingrassarsi a dovere sugli scranni di Montecitorio, mentre la situazione del cittadino non cambia mai!

LADRI!

Sono inutili i comitati che nascono per il dialogo, per avere un confronto di idee, perché il risultato sarà sempre e soltanto un compromesso!

Ma contro questa truffa, questo latrocinio, questo furto, questo insulto alla dignità stessa del cittadino romano non esistono compromessi, ma un’unica, radicale, spontanea, legittima azione:

NON PAGARE! MAI!

2 commenti su “ZTL a San Lorenzo: la truffa viene a galla”

  1. Sì dal 2008 tutti i permessi ZTL che avevano durata infinita, cioè non avevano scadenza, dovranno essere rinnovati e per rinnovarli si pagheranno 55 euro se si è residenti in ZTL per la prima macchina.
    Anche io che sono nel I Municipio dovrei rinnovarlo, però ora ho venduto la macchina per cui…

    Però è assurdo che si debba pagare. Almeno dessero qualche servizio in cambio…

    Spero almeno che l’atac usi questi soldi per aggiornare i sistemi informatici, infatti se non avessi comunicato io che ho venduto l’auto ad un non residente in ZTL, loro non avrebbero mai eliminato la targa della mia ex macchina dai loro sistemi… e così chissà quante persone non residenti circolano in ZTL senza ricevere multe…

    mah

  2. Sono d’accordo in toto con l’articolo. E’ un latrocinio. La tariffa avrebbe un senso (ma dovrebbe essere annuale, perché se poi cambio casa !?) se si trattasse di una ztl h24, ma non per quelle poche ore di inutile chiusura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto