Il 9 febbraio 1849 veniva proclamata la Repubblica Romana con un triumvirato affidato a Mazzini, Saffi e Armellini, mentre un assemblea costituente eletta nelle province romane elaborava una costituzione democratica. L’idea della “costituente” si era affermata a Roma dopo la fuga a Gaeta del papa Pio IX (l’assassinio del ministro liberale conservatore Pellegrino Rossi ad opera di settari aveva indotto il papa a chiedere la protezione del re delle Due Sicilie).
L’assemblea costituente, eletta a suffragio universale maschile, aveva proclamato la fine del potere temporale della Chiesa e la nascita della Repubblica Romana, appunto, unita alle altre regioni d’Italia. A Roma giungevano deputati dalla Toscana. Il potere esecutivo veniva retto a Roma dal triumvirato.