Il nocciolo della questione consisteva nello stabilire a quale dei due poteri, temporale o spirituale, spettava di nominare quei feudatari che erano anche vescovi. Nel 1075 papa Gregorio VII aveva convocato in Roma un concilio che proibiva l’investitura laica dei vescovati, decisione resa pubblica con il Dictatus Papae.
L’imperatore Enrico IV rispose convocando la Dieta di Worms che proclamava deposto il papa. Quest’ultimo scomunicò e depose Enrico, il quale fu costretto a chiedere il perdono rimanendo tre giorni e tre notti al gelo davanti il Castello della Contessa Matilde di Canossa, che ospitava il papa.
Perdonato, l’imperatore ritornò alla carica: con un esercito occupò Roma, costringendo il papa a rifugiarsi dentro Castel Sant’Angelo. Nel 1084 arrivò Roberto il Guiscardo a sistemare la situazione.